LIBRO CXLVIL ro altrimenti dì ciò,eh’era contenuto nell’accennata fpofizione della Dottrina Criftiana. Il Re Enrico fi applaudiva dei fuo nuovo matrimonio, e diceva, che non era lv. mai ftato sì contento, come lo era della Reina. Nel mentre che quello Princi-pe andò a Jork nel 1541. Lelfetsfcoprì a Cranmero Arcivefcovo di Cantorberì, della Rei-che fua forella vecchia domenica della Buchetta vedova di Norfolk gli aveva detto, che la Reina avanti il fuo matrimonio era rifiuta in maniera poco rego- An/vU’ lata, ch’ella continuava ne*fùoi difordini dopo il matrimonio, e che due uo-mini, eh’ella nominò, eranh fpeffo a lei accollati. Cranmero ne fece un me- , moriale, e lo comunicò al Re . Leffelsefuaforellainterrogati confermarono la de schifa doro depofizione. Dirham e Mamock accufati complici del delitto della Reina l' l' confettarono anche più di ciò, che fi voleva fapere. La Reina negò prima tutto , ma in un fecondo interrogatorio confefsò tutto, e fegnò la fua dichiarazione. Il Re condannò a morte i complici della Reina, e la Reina con la Dama diRochefort, la quale aveva faputo il difordine, e non n’aveva avvertito il Re, decapitate il dì 21. Febbraio 1542. Intanto il Re Enrico dichiarò- la guerra a Giacomo V. Re di Scozia fuo nipote Lvr" col difegrìo di obbligarlo a rinunziar come lui all’autorità del Papa . Enrico t7aueJaa£°o» mafeherò ifuoi fentimenti rinnovando in unmanifefto da lui pubblicato le an- zìa. tiche pretenfioni del Re d’Inghilterra intorno la fovranità della Scozia . Egli An< ’J**! fece entrare il Duca di Norfolk in quel regno, il quale gli diede il guafto. Il Herb. nifi. Re Giacomo fece marciare contra gl’lngìefi il Lord Maxvel, il quale nonar-dì affalirli. Il Re Giacomo ettèndofi pollo alla tetta delle fue truppe voleva a tutta forza dar battaglia, ma trovò-tanta-refiftenza ne’Signori Scozzesi, che fu obbligato ad abbandonare la fua imprefa ; e avendo finalmente data committìo-ne a Oliviero Simler di andare a prendere il comando dell’ armata in vece del Lord Maxvel, Simler non fu ubbidito;, e gli Scozzefi-avendo feoperti fopra un’eminenza 500. Inglefi, ftimando che vi fotte tutta l’armata Inglefe, prefero la fuga.. I Cavalieri Inglefi l’inferirono, ne uccifero un gran numero, fecero prigionieri 7. Signori , 200. gentiluomini , 800, foldati , e s’impadronirono di 24. cannoni. li Re Giacomo immaginandofi, che i fuoi Generali e la fua nobiltà, _ Io traditte, cadde in. una nera malinconia, la quale lo condufle al fepolcro il dì-14. Dicembre 1542. Egli lafciò erede, un’unica fua figliuola nomata Maria, lar quale gli era nata fette giorni prima. Enrico ftimò,. che quella fotte un’occasione favorevole di riunir la Scozia àfb’Inghilterra , maritando quella giovane Reina col fuo figliuolo Eduardo nato-fette anni prima . Egli guadagnò-i-Signori fatti prigionieri dai 500. Inglefi, e avendo lor data la libertà,. col loro mezzo fece dichiarar nullo un pretefo teftamento del Re Giacomo V. il quale"dichiarava Reg- gente di Scozia il Cardinal Beton, e fece ftabilire il matrimonio della giovane Rei-na Maria col Principe Eduardo erede prefuntivo del regno d’Inghilterra. Enrico, il quale bramava ardentemente l’adempimento di quello matrimonio, lvik fece lega con l’Imperadore Carlo V. contra Francefcol. perimpedite, che quello Lega tra P non dette foccorfo- alla Scozia, e non attraverfatte il fuo progetto di unire quel ,!etn"^r-ldc’ Bnm