'XXXII. Guerra contra 'Madri Boerà'i. •An. i4;9, Hinfin ‘I. cit. XXXIII. Michele zio del Re arredato . Ad. 345-9-Bunf. Dee. 3. ì- io. xx-xav. G n'erra jdc Turchi In 'Ungheria. An. 1460. Jj.onfinpsì 1 146 STORIA UNIVERSALE inviò nuqyi ambafeiadori per dimandare a Federico la corona reale di Ungheria., Egli raccomandò di trattare con. 1’Imperadore fenz’ alterigia, di pregarlo con fommifiione, di chiedergli la pace, e di pregarlo di confiderar Mattia come fuo figliuolo, e di prendere la difefa dell’Ungheria, e di riguardarla come fuo propio paefe. Federico vinto da quelle umili maniere., promife di reftituire la corona, crii trattar Mattia come fuo figliuolo, e di far alleanza cogli Ungheri a condizione però, che fe gli reftituiffero le fpefe della guerra, e che fi accordafie la fomma per lo rifeatto della corona.;, che intanto vi farebbe tregua tra li due fiati. Prima che fi raccoglielfe ciò , che chiedeva l’Imperadore, 11 celebrarono le nozze di Cate-rina figliuola del Re di Bo,emia con Mattia .; ma da Principefia mori il quarto anno del fuo matrimonio, e avanti che foffe coronata . Dopo la morte di Uniade,. il quale aveva reprefii i ladri di Boemia, quelli ritornarono a Taccheggiar l’Ungheria con maggior furore di prima. Mattia lor fece la guerra cinque anni, la quale non finì che per la fommeffione di Gifera capo di tutti que’ladri.. Egli fcrilfe a Mattia, ch’era pronto a cedergli tutte le città j e fortezze, le‘quali gli reftayanp, e a fervido con tutta fedeltà . Mattia gli mandò deputati, li-quali ricevettero le piazze 5 e lo condufiero al Re . Mattia lo col-, mòdi carezze., gli diede le città di Lippa, e di Solìom, e 25, mille ducati.; gli fece Ipofare Una donna di gran condizione, e gli confidò il comando di un corpo di truppe . In tal guifa terminò la guerra di Boemia . In quello mentre i nemici di Michele Ziglagio zio del Re Mattia lo refero fof-petto al Re accufandolo di abufare dì fua autorità, e di affettare la dignità reale . Mattia ordinò , che fi arreftaffe Michele, e che fi metteffe prigione nel caftello di V ilagofnaro. Egfi vi dimorò qualche tempo, e i fuoi nemici avvelenarono in tal guifa 1’animo del Re, che mandò; ordine di farlo,morire ., I due Governatori della for tezza non potendoli perfuadere, che quelli ordini veniffero dal Re , pre-fej-o il partito dhandare un di loro a chiedere al Re-medelimo la fua ultima rifo-lUzione . Intanto il cuoco di Michele, e due altri fuoi domeftici gridarono con grande ftrepito per il caftello ., che vedevafi una groffa truppa di Turchi nella campagna, ed efortarono tutti a correre all’arme. Vi corfero effimedefimi, e la guarnigione ufcì con empito . Quando fu ufeita la guarnigione , i tre domeftici chiufero le porte-, e corfero a trai* di prigione il lor padrone. La. guarnigione non avendo trovato perfona in campagna, e vedendo chiufe le porte della fortezza, fi diftipò . Michele?fece venir le fue, truppe nel caftello, vi.fi fortificò, e diede avVi.fò;.àl Re fuo nipote di ciò, eh’era accaduto . Mattia gli rifpofe, che .fi rallegrava di vederlo in libertà, e che invidiava al fuo cuoco il-piacere di averlo prevenuto nel-liberarlo di prigione; il eh’egli era rifoluto di fare il primo giorno perfuafo di fila.innocenza. L’anno Tegnente il zio ed il nipote fi videro fulTi-bifeo , è fi riconciliarono finceramente . Michele rientrò in tutt’ i fuoi onori, e fu incaricato del governo della baffa Ungheria, e di difenderla contra i Turchi. • Qualche tempo dopo il Sultano . Maometto non potendo digerire l’affronto pa-i ti'to fotto Belgrado determinò di fare la conquifta dell’Ungheria. Ordinò perciò ad Halibec Governatore della Mifia fuperiore di paffare la Sava , e di metter tutto a fuoco ed a fangu.e nel paefe, che giace di là di quel fiume. Halibec ubbidì, • e portò la defolazione fino a Futach.. Michele Governatore della baffa Ungheria, e PietroZccholfadunarono tutte le truppe, che poterono, e marciarono contra Tur-