66 STORIA ^UNIVERSALE 'gati del Papa fecero leggere nel medefimo tempo un altro decreto, ma fi alzò un sì gran.remore, ch’il decreto non potè effere intefo . .E il Cardinal Giuliano, il qual era depofìtario deìfigìlli del Concilio, ' non volendo che fi figillaffe il decreto del Concilio, fe nel medefimo tempo-non fi figillava quello dei.Legati, fi {lette qualche tempo lenza nulla-fìgìllare . Finalmente fi accordò di dar pien potere al Cardinal di S. Pietroinvinculis, ad Alfonfo Vefcovodi Burgos, e a Niccolò Arcivefeovo di Palermo di decidere intorno agli atti, che fi dovrebbono figilla-re, ed éffi decifero, che fi figillerébbono i decreti della elezione di Bafilea , Avignone ,- o di una città di Savoja, della impofizione delle decime, e della podeftà data ai quattro anìbafeiadori del Concilio di accordare per lo sbarco dei Greci un porto, il qual foffe a portata di que’ tre luoghi ; marìcufarono affolutamente figilla-re i decreti dei'Legati. I-decreti, e le lettere in tal guifa figillate non lafciarono . • d’effere inviate ad Avignone fenz’ alcuna oppófizione . Mai partigiani del Papa avendo.corrotto.il Segretario del Cardinal Giuliano, e un altro fuo domeffico., Frapparono'ia.notte la ferratura dèi cofano , ov’.erano i.figilli, -e figillarono il loro decreto.. Effendòfi feoperta la cofa fi nominarono dodici Prelati per informare contra glfautori di quella frattura, e far loro il proceffo . Si feoprirono i rei.. Un Vefco.vo nomato Giovanni, dei-numero dei Legati del Papa, fu arreftato, e fe gli diede la fua cafa per prigione, ma egli fcappò,; e finalmente la maggior parte di quelli, che avevano feguito le conclufioni dei Legati, vi rinunziarono, e aderirono all’ elocuzione dei-decreti del Concilio 'ftabiliti- alla pluralità dei voti. Ma il Papa Eugenio fece.conchiudere innn Conciftoro tenuto a Bologna, che il Concilio.fi terrebbe a Bologna, o ad'Udine, il che egli confermò con una cofti-tuzione data da'Bologna il dì-29. Maggio 1437. epoimandò i fuoiLegati aCo- ftantinopolieogli ambafeiadori dei Greci. Effi giunfero a Coftantinopoli prima degli,ambafeiadori del Concilio, e fecero quanto poterono per iftornare i Greci dal portarlial luogo deftinato dal Concilio . Onde effendo arrivati gli ambafeiadori del Concilio, l’Imperador Greco loro rifpofe, che non effendo venuti al tempo , in cui dovevano trovarli a Coftantinopoli, egli .non voleva fervirfì delle loro galee, e in fatti s’imbarcò fopTa le galee del Papa il dì 24. Novembre 1437. lui. Informato il Concilio.di Bafilea di tutt’1 paffi , che il Papa faceva per attraver-Sem^y.1 fare i Tuoi difegni, e per trasferir il Concilio altrove, tenne la 26. feffìone il di y\n 1437. ' 30. Luglio.1437. in cuicita il Papa a comparire a Bafilea nel termine di òo. gior-ca’ndi^11 ni per rifpondervraciò, che fe gli doveva obbiettare; fe nò, che fi procederà contra di lui fecondo il rigore dei canoni. Eugenio all’incontro pubblicò una-Bol-la 12. giorni prima, che fpiraffe il termine delia citazione, con la quale proibifee ai Padri adunati a Bafilea di farvi alcun attoffmodale , fe non per 30. giorni fola-mente, ne’quali potevano trattare cogli ambafeiadori di Boemia, che allora vi fi trovavano: che.arrivati che fieno i Greci, il Concilio farà fciolto , e trasferito. Nel medefimo tempo pubblicò una Bolla, con la quale intima il futuro Concilio a Ferrara. liv. Avendo i Padri di Bafilea proibito al Papa di crear alcun Cardinale fenza il X x v 1J. confenfo del Concilio, fi tenne il dì 27. Settèmbre la 27, ‘feffìone, nella quale fi S«n!OBe. dichiarò nulla la promozione fatta dal Papa di Giovanni Vitale Patriarca di Alef-r xn. ’ fandrìa al Cardinalato,-come contraria al decreto della 4. e 23. feffìone. Con un fecondo decreto fi condannano certe Bolle falfamente attribuite al Concilio, per