LIBRO CXLII. 249 di lui < che fapeva quanto fi può fapere . Fu creato Vefcovo di Avila', o ^fibula, ed ^ citato per lo più fotto il nome di Abulenfe. Non effóndo ancora in età che di 28. in 29. anni foRenne a Siena alla prefenza del Papa Eugenio IV. 29. propofi-zioni di Teologia, tra le quali ve ne furono alcune, le quali non fono Rate approvate . Il Cardinale Turrecremata fcriffe contra quefte propofizioni, e Toftato gli rifpofe nel 25. tomo del fuo Commento fopra la Bibbia , fottomettendo però ciò, che dice, al Papa, ed alla Chiefa . ToRato intervenne al Concilio di Bafilea. La fua memoria era prodigiofa. Il Greco e l’Ebreo gli divennero sì famigliati, come la fua lingua naturale. Morì in età di 40. anni nel 1454. Egli ha compoRo vaiti commentar) fopra una grarrparte della Scrittura. Il fuo metodo è di formare diverfe queftioni fopra i luoghi difficili, e di rifpondervi ; e vi confuta i fogni dei Rabbini. Oltre i fuoi commentarj abbiamo di lui l’Apologià delle propofizioni foRe'nutZa Siena, e di più 5. paradoffi intorno al nome di Vaffi dato alla S. Vergine, e ai titoli di lione, diagnello, di ferpente, e di aquila dati a Gefucrifto. Le fue òpere fono Rampate in 27. volumi in foglio oltre altre , che fono o perdute , o non Rampate. Ef-cofa Rupenda, che un uomo5, il quale viffe sì poco, e che fu tanto impiegato, abbia fcritto tanto . * Niccolò di Gufa nomato così dal luogo di fua nalcita nella diocefi di Treviri era figliuolo di un povero pefcatore . Egli fu fucceffivamente Decano di S. Fiorino diCoRanza, Arcidiacono di Liegi, Vefcovo di Breffanone, è finalmente Cardinale . Egli aveva un’ amplifìima cognizione della giurifprudenza, e della Teo-logia. Il Papa Eugenio IV. lo diede al Cardinal Albergotti, il qual egli mandava legato in Alemagna. Niccolò V. lo creò Cardinale il dì 2 5. Dicembre 1448. Due anni dopo gli diede in commenda il Vefcovato- di Breffanone nel Titolo. Sigif-mondo Duca di AuRria lo fece arreRare, e non lo rilafciò'che qualche tempo dopo mediante una groffà fomma per fuo rifcatto . Egli morì a Todi città dell’Umbria il dì 12. AgoRo 1404. Egli aveva affìRito al Concilio di Bafilea, dove fu uno dei maggiori difenfori dell’ autorità del Concilio fopra il Papa., e compofe intorno a ciò un’opera confiderabile intitolata della Concordanza. Cattolica nel 1451. Egli fu mandato in Alemagna per farvi predicar la Crociata, ma lacofa non avendo avuto il fucceflo, chefperava, raunò un Sinodo a Maddeburgo, riformò i moni-fierj, e fece decreti utiliffìmi per la difciplina ecclefiaRica.. Si trovò all’elezione di Pio II. il quale lo lafciò Governatore di Roma, quando partì per Mantova . Scoprì la fuppofizione delle Decretali del falfo Ifidoro . Le fue opere fono Rampate in 3. volumi in foglio, e comprendono materie differentiffime, le quali provano l’efiefa di fua erudizione. Lodovico Allemand , oAllemandi, nacque verfo l’anno 1390; nelcaRello di Arbent nel Bugei. Fu prima Canonico e Conte di S. Giovanni di Lion, poi Abate di Fournai fopra Saona, Vefcovo di Maguelona, o Monpelliere finalmente Arcivefcovo di Arles. Il Papa Martin V. nel 1422-inviollo a Siena per la traslazione del Concìlio di Pavia nella città di Siena ; poco dopo lo nominò Legato a Bologna, finalmente nel 1426. lo creò Cardinale del titolo di S. Cecilia1, e_Vi-cecamerlingo della Chiefa... Si trovò al Concilio di Bafilea1, e vi fu Prefidente in luogo del Cardinal Cefarini, il quale nel 1438". abbandonò quel Concilio, in cui era Prefìdente, per unirli al Papa Eugenio IV. e al Concilio di Ferrara. Il Cardinal di. Arles foftenne fino al fine.il Concilio di Bafilea , fece deporre.Euge- B diami. de Script. CX. Niccolo dì’- Cufa. Nau-.ler. sefitr CXI.- Lodovico Ga:d di Arler. Gali. Ch,:fi