LIBRO CXXXIX. fuo fratello, eh’ egli fi dichiarerebbe per lui, quando potrebbe farlo con fi-curezza, e con profitto. Intanto il Conte di Varvich e il Duca di Carenza con alcune truppe partirono cir. da Francia, e giunfero felicemente a Darniouth, e appena sbarcarono la loro H Re End gente, che fi videro alla tefta di un’ armata, la quale fi aumentò fino a 60. mille #k uomini. Il Re Eduardo raunò le truppe, che potè, e andò ad accamparli pretto An. 1479. a Lins piccola città della provincia di Lincoln fui mare, eli alloggiò nel cartello. Il Duca di Varvich fi accollò fino aduna lega dai campo di Eduardo, e fece gridare per tutto, Viva Enrico . Quelle acclamazioni fi comunicarono fino nell’ armata di Eduardo, la quale fi pofe Umilmente a gridare, Viva Enrico. Allora Eduardo, comprefe non effervi altro partito da prendere, che la fuga . Egli fece imbarcare 4. o 5. cento uomini dei più fidati fopra tre piccoli vafcelli, e con loro fi ritirò in Olanda. Intanto la Reina Ipofa di Eduardo avendo intefa la di lui fuga fi ritirò nell’ afillo di Veftminfter, ove partorì un Principe, il quale fu nomato Eduardo come fuo padre. Il Duca di Clarenza, e il Conte diVarvich vittoriofi fenza combattimento entrarono in Londra al principio di Ottobre, e il dì 6. del medefimo mefie il Re Enrico VI. fu tratto dalla torre di Londra, e folenne-mente riftabilito fui trono. Il Re Enrico VI. effendo rilalito fui trono convocò fubito un Parlamento per li crii. 20. Novembre 1470. acciò confermaffe il fuo riftabilimento . In fatti queft’af- Il Duca di femblea dichiarò Eduardo traditore, e ufurpatore ; confifcò tutt’i fuoibeni pa- u Contadi trimoniali ; annullò tutti gli atti fatti fiotto il fuo regno ; confermò la corona ad Varvich di Enrico , e ai fuoi difeendenti mafchi, e in loro mancanza fi ordinò , eh’ella paf-^‘araa“r^° ferebbe alia cafa di Jorck, cioè al Duca di Clarenza, e ai fiuoi difeendenti, E- del regno, duardo figliuolo primogenito del Re Eduardo effendone eficlufio a cagione della ri- An' M7°* bellion di fuo padre . In confeguenza di ciò, eh’ erafi ftabilito ad Amboife con lav Reina Margarita, il Duca di Clarenza, e il Conte di Varvich furono creati Governatori del regno, e fi dichiararono traditori e ribelli quelli, che avevano portate l’armi per foftenere Eduardo ; il che diede pretefto ai Governatori di far morire un gran numero di Signori, e di confificare i loro beni. Il Re Eduardo in Olanda avendo fatti i fiuoi preparativi per ritornare in In- civ. ghilterra col danaro fiomminiftratogli fottomano dal Duca di Borgogna, ne partì H Re Edu-verfo la metà del mefe di Marzo con 19. vafcelli, e in circa due mille foldati, e sbarcò a Ravenfpur. Egli pubblicò, che non veniva in.qualità di Re d’Inghil- terra, terra per ricuperare la corona, ma come Duca di Jorck per rientrare ne’fiuoi beni Ani ’47°’ patrimoniali. Si accorto a JorckT, e la città Io fece pregare di prèndere altra pubi. ftrada. Tuttavolta il popolo morto dalla fiua difgrazia e moderazione obbligò i T- X1-magiftrati ad aprirgli le porte . Di là partì verfo Londra con la fiua armata molto ingroffata. Il Duca di Clarenza da un canto, e il Duca di Varvich dall’altro levavano cv. truppe in provincie affai lontane, e il Marchefe diMontegù. fratello del Conte Eduardori-diVarvicffaveva un corpo affai confiderabile per arrertare Eduardo. Egli Jo.laf- „a0^ . “ ir0* ciò tuttavolta paffare. Il Conte di Varvich non fiapeva, che il Duca di Claren- An. 1.471. za lo tradiva, e eh’ era d’intelligenza con Eduardo. Gli ficriffe, che venirtèad unirli a lui. Clarenza fi avanzò, come per fare l’unione, ma trovava fiempre pretefti per non unirli. Le due armate di Clarenza e del Re effendo in prefenza, Calmet IJì. Tomo XII. I ii