LIBRO CXL. I4r hei convento di S. Chiara diCoimbria, vi fece la fua profeffione con la corona reale fui capo, e poi la depofe ai piedi del Crocififfo, e viffe in quel convento con-edifìcazione di tutti. Il Re Alfonfo di Portogallo dopo aver perdute le due battaglie con Ferdinando xvnr. fpofo d’Ifabella di Cartiglia determinò di andare a chieder foccorfo' ad altri Pria-cipi dell’Europa. Pafsò in Francia, e il Re Lodovico XI. gli diede parole, ma ]o' ““Sia non foccorfo; e il Duca di Borgogna, il qual affediava allora Nane!, non fu in resn°-iftato difoccorrerlo. Alfonfo nel partire aveval’àfciatoil governo dei fuoi Rati a Giovanni fuo figliuolo, il quale fi lafciò perfuadère, che il Re fuo padre avea rinunziato, e voleva affolutamente abbandonare il mondo. Egli fu dunque proclamato. Re a Lisbona, fu riconofciuto dai Signori, e tutti gli atti fi fecero in fuo nome . Otto meli dopo il Re Alfonfo ritornò a Lisbona. Effendoné avvertito il giovane Re Giovanni dimandò all’Arcivefcovo di Lisbona, come l’accoglierebbe. L’Arcivefcovorifpofe, Come-vojiropadre, evoftroRe. D. Giovanni efitò un poco., poi correndo all’'incontro difuo padre abbracciollo con tenerezza , lo nominò fuo fignore e fuo Re, e fcefe dal trono per cederglielo . Alfonfo avendo ricevuto nuovi motivi di trirtezza a cagion del trattato, per cui Ferdinando e Ifabella erano riconofciuti Re di Cartiglia, e la Reina Giovanna ridotta a farfi religiofa, prefe di nuovo il difegno di rinunziare al mondo . Egli ne fece la dichiarazione a fuo figliuolo, e D. Giovanni fu proclamato Re Xix. una feconda volta viyendo fuo padre, il quale determinò finire i fuoi giorni nel Morte dì convento de’ Francefcani di S. Antonio di Varatoio . Egli fi pofe in cammino per /pirogai-andarvi, ed effendo giunto al palagio di Sintrafu affalito da una febbre, la quale. lo.Gio vanni in pochi giorni lo ridufle al fepolcro il dì 28. Agofto 1481. in età di 49. anni. Il ^csl* fuc~ Re Giovanni, il quale gli fu fucceffore, fu nomato il Grande a cagione delle fue An. m8i. eccellenti qualità. Riferbiamo ad un altro libro gli avvenimenti del regno di Fer- Mar,an dinarido e d’Ifabella ; ora paffiamo agli affari di Ungheria . Uniade vi faceva la guerra con vantaggio non folamente contra i Turchi, ma xx. eziandio contra gli altri nemici vicini. Credefi, che i Signori di Ungheria'gè-lofi di fua gloria eccitaffero fottomano i predatori di Boemia , li quali infettava- Oucrra^di no l’Ungheria. Uniade avendo rauriarein fretta alcune truppe marciò contra Uniade co»-Giovanni Gifèra capo di que’ ladri, e l’aliali in un forte . Era allora Gifera af- An.^o?. * fente, ma aveva promeffo alle fue genti, che verrebbe prefto a lor foccorfo con Bonf.dec. buone truppe. Egli vi venne con una potente armata ingroffata dalle truppe dei 3' 1‘ Signori gelofi di Uniade, earticurato, cheque’, eh’erano nel campo di Uniade, non combatterebbono, e prenderebbono la fuga. Così feguì. Uniade veg-gendofi abbandonato fi ritirò nelle città vicine, e Gifera faccheggiò il di lui campo.' Uniade prefto fi vendicò . Fecevenirle fue vecchie truppe, eh’egli aveva lafciate nella balfa Ungheria per cuftodirla contra i Turchi, e col loro foccorfo ridufle le fortezze dei Boemi , marciò contra Gifera , e lo sforzò a dimandargli la pace. Sin allora Uniade aveva governata 1’ Ungheria in qualità dì governatore, XXI* perchè 1 Imperadore Federico IV. aveva fempre differito fotto varj pretefti di mandare m Ungheria il giovane Re Ladislao. Nel 1452. èffendofi fparfa fama, dwto’in che quel Principe doJvèa paffare in Italia, gli Ungheri lo prègaròfi’o'di dar loro il tuo Re. Mal Imperadore lor fece intendere, -eh’ egli aveva difegno di condurre £0„f jtc. quel 3- t 7- <