44 Storia Universale^ 11 Re Enrico reftò nel 1090. libero da due potenti avveriarj; l’uno era Eg« MoCJZ'd’ berto Marchefedi Turingiafuo cugino germano, il quale, vivendo il Re Erman-M8atcke°fe no,aveva affettatala corona,e che in queft’anno aveva prefa per infidie Adelaide dì T^n* Badeffa di Quedìinburgo forella di Enrico. Il fecondo era Rodolfo Duca di Ca* doifodDuc°à rintia, il quale fimilmente agognava il regno contra il Re Enrico.L’anno prece* dCarintia. dente la Conteffa Matilde, vedova el Duca Goffredo Buglione, Ducheffa di Aa. 1090. Tofcana ,avendo fpofato mal grado dell’Imperadore Enrico , Guelfo Ducadi jjaviera deditiffimo alla fanta Sede, e il Re Enrico l’ebbe molto a male, e i di lui partigiani vollero fubito attaccar Guelfo;ma non trovandoli abbaftanza forti, furoncoftrettia far tregua fino a Pafqua. Trattantoi Cattolici,ed i Scifma-tici, fianchi della guerra, tennero un’affemblea, ed ebbero un,a conferenza con Enrico, nella qualei Principi ed i Prelati dediti alla fanta Sede gli promifero ogni foccorftred atti (lenza , quando velette rinunziare allo fciima , c rientrare nella comunion della Chiefa. Il Re non era lontano dal farlo; ma i Vefcovi del fuo partilo, ch’erano fiati ordinati nello feifma , e che non dubi* tavanodi non venire deporti coll’Antipapa Guiberto,ne lo diffuafero. Ond’egli entrò in Italia nel 1091. e defolò tutte le terre della Ducheffa Matilde . Il Duca di Baviera incoraggito da Matilde fua fpofa gli fece vigorofa reli (lenza : il che non impedì, che il Re non prendeffe Mantova nel 1091. e non metteffe a fuoco ed a fangue tutto il paefe fpettante a Matilde. Gli riufeì pure di far entra- re in Roma , e mettere fui trono il fuo Antipapa Clemente III, cxv Enrico dimorò due anni in Italia facendo fempre un’afpra guerra al Du- Guerta del ca di Baviera, e ricufando tutte le propofizioni di pace, che proponevagli cOent«nrl