patti EH AHCI0MENT1 INTORNO ai.i.a municipalizzazione 107 * * * Nel 1697 il Municipio concesse alla stessa Società Elettricità Alta Italia di cui sopra è stato parola, una rete di tranvie che, aggiungendosi a quelle, già in esercizio, di due altre Società preesistenti, dovevano inevitabilmente presentare uno sviluppo redditizio lento e modico. La durata della concessione fu fissata a tutto il 1928. L’impianto doveva farsi parte col filo aereo, parte col sistema ad accumulatori. Chiaritosi questo sistema oltremodo oneroso e tecnicamente imperfetto, si stipulò nel 1900 una nuova convenzione che autorizzò rimpianto col solo filo aereo. Come prima, la Società convenne di pagare al Comune un canone annuale per km. di linea in ragione di L. 1500 durante il primo decennio, di L: 1650 e L. 1800 rispettivamente nel secondo e terzo decennio della concessione. Rimase fermo il patto, in virtù del quale tutto il materiale fisso della Società, collocato nel suolo pubblico (esclusi quindi i terreni, fabbricati, edifici e le vetture), doveva al termine della concessione diventare proprietà del Municipio. In corrispettivo del permesso di adottare su tutta la rete il filo aereo, il Municipio stipulò a proprio favore, nel 1900: a) un corrispettivo fisso di due centesimi per vettura-chilometro, automotrice o rimorchiata; b) il 50% degli utili annuali dell’esercizio tranviario. Per l’accertamento di questi si stabiliva che dall’introito lordo si sarebbero prelevati il canone per Km. ed il corrispettivo fisso per vettura-kilometro spettanti al Comune, e a favore della Società esercente centesimi 25 per vettura-kilometro percorso dalle automotrici, cent. 13 per le vetture rimorchiate, riducendo questi corrispettivi del 20 % per il caso in cui la media annuale delle vetture-kilometri percorsi dalle vetture automotrici e dalle rimorchiate fosse superiore a km. 150 per vettura e per giorno. Salta agli occhi la irrazionalità di quest’ultimo patto, che convertiva in una penalità per l’esercente il più intenso ed economico sfruttamento del proprio materiale mobile. Assai più intelligente è il patto stipulato nel 1895 fra il Comune di Milano e la Società Edison, riferito sopra a pag. 75 e segg., che tenendo giustamente conto dello scapito cui l’esercente va incontro col provvedere materiale nuovo man mano si avvicina il termine della concessione, stabilisce una scala crescente di corrispettivo per vettura-kilometro nei varii quinquenni della conces-